01 novembre 2012

Utilizziamo virtualenv

Lavoro ormai da anni su diversi progetti in Python e spesso ho avuto l'esigenza di dover agire su ambienti diversi ed ovviamente con librerie diverse. Certo nessuno mi impedisce di avere più macchine con su ognuna un'installazione diversa, ma questo comportamento potrebbe avere dei problemi di spazio e di costi. Esiste però una magnifica soluzione, virtualenv. Tramite alcuni semplici comandi si potranno utilizzare più ambienti di lavoro del tutto indipendenti e configurabili.

Per l'installazione niente di più facile. Basterà infatti UNO dei semplici comandi riportati sotto (SOLO UNO) eseguito tramite root e tutto verrà eseguito senza colpo ferire:

apt-get install python-virtualenv (Debian like)
yum install python-virtualenv (CentOS like)
pip install virtualenv (Qualora ci sia pip installato)
easy_install pip && pip install virtualenv (Se pip non c'è)
A questo punto non dobbiamo fare molto altro. Creiamo la nostra_directory dove vogliamo lavorare e lanciamo il comando:
virtualenv nostra_directory [--no-site-packages]
Ci siamo quasi, ora attiviamo il nuovo ambiente con:
source nostra_directory/bin/activate
Ora davanti al prompt della shell comparirà tra parentesi il nostro ambiente [es.: (django142)luke@mortenera:~$], che identifica semplicemente che siamo all'interno del nuovo ambiente. Per uscire non dovete far altro che digitare:
deactivate
Ovviamente, anche se potrebbe  bastarvi questo, esistono molte altre funzionalità dell'ambiente che vi invito a scoprire sul sito del progetto al link fornito ad inizio articolo.

Rock on Python.

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